Dedicato a mia madre
a mia moglie
e a tutte le mamme
Il buon Dio aveva deciso di creare la Madre.
Aveva lavorato attorno a questo progetto già da sei giorni,
tanto che un angelo gli disse:
"Te ne sta facendo perdere di tempo questa madre"
E Dio:
"Si, è vero, ma tu conosci le caratteristiche che deve
avere questa mia creatura!
Deve avere molta capacità di esistenza,
deve funzionare a caffè e ad avanzi del giorno precedente,
deve avere poco bisogno di sonno,
deve avere un bacio capace di guarire tutto,
da una gamba rotta ad una delusione d'amore..."
"Signore ---- fece l'angelo, sfiorandogli leggermente
un braccio ---- và e riposati, sei stanco, domani è un altro giorno".
"No ---- rispose il Signore ---- ormai ho finito;
debbo soltanto collaudare un modello che mi sembra
abbastanza riuscito:
guarisce da sola se è ammalata,
si ricarica di energia anche quando tutto crolla intorno,
sa togliere spine e cambiarli in petali fragranti,
sa sorridere anche se calpestata e infranta.
L'angelo girò lentamente intorno al modello di madre
e lo esaminò con attenzione.
"è troppo tenera"
disse, poi, con un sospiro.
"si, ma è resistente" ribattè, sicuro , il Signore,
"tu non sai quello che potrà sopportare questa mamma!".
"Sa pensare?" ---- chiese l'angelo.
"Non solo, ma sa fare anche un buon uso della ragione,
inventare l'impossibile premendo un bottone sul cuore".
A questo punto l'angelo si chinò sul modello di madre
e passò un dito sulla guancia.
"Ma .... Signore ---- esclamò ---- qui c'è una perdita!"
"Non è una perdita" lo corresse il Signore
"è una lacrima!"
"E a che serve" chiese l'angelo.
"serve per esprimere gioia, tristezza, delusione, solitudine, dolore ..."
"Sei davvero un genio! " esclamò l'angelo.
Con sottile malinconia. allora, Dio, accarezzando la mamma disse:
"a dire il vero, quella lacrima non l'ho inventata io:
è un palpito nascosto che sale dal cuore.
E deve essere così"...